Al palato come al naso Bulldog Gin risulta un gin complesso ma anche morbido, dove le note del ginepro sono chiaramente riconoscibili, ma vengono bilanciate da quelle di tutte le altre botaniche. Si hanno infatti sia note speziate che si prolungano nel finale sia note agrumate che rendono leggermente più fresco il gin.
L’inventore di Bulldog Gin si chiama Anshuman Vohra e di mestiere faceva il banchiere, ma il suo amore per il gin ha prevalso su tutto il resto spingendolo a lavorare con il master distiller di Langley per creare la propria ricetta originale. Il suo impegno è stato ricompensato sin dal lancio, nel 2006, del suo gin, che ottenne il più alto rating mai ricevuto da un gin su Wine Enthusiast Magazine. Il nome Bulldog Gin è rappresentato nel collo della bottiglia da un rilievo come di un collare borchiato, ma non si sa esattamente perché sia stato scelto. Forse perché il bulldog rappresenta bene l’anima britannica e il carattere unico di questo gin. Inizialmente lo spirito neutro di grano viene distillato ben tre volte, poi durante la quarta distillazione vengono aggiunte le botaniche nell’alambicco. Alla fine il distillato viene ridotto a una gradazione alcolica del 40% utilizzando acqua proveniente dal Galles.